Antonio Silvestri

Giacomo D' Albi, all'anagrafe Antonio Silvestri esordi' nell'estate del 1953, in una manifestazione canora all' Arenile di Bagnoli. Frequento' la Galleria, entro' nel circuito degli spettacoli di piazza, nel 1954 finalmente canto' all' Apollo: la prova del fuoco poiche' il pubblico popolare di quel teatro era competente e severo. Fu un successo, il contratto di 15 giorni prolungato per tutto l'inverno. Il repertorio di D' Albi era classico: da Di Giacomo a Libero Bovio, da lui amato piu' di tutti.

Vennero gli ingaggi per la festa del Carmine, di Forcella, della Sanita'.

I guadagni permisero al cantante di perfezionarsi con Giordano, Campese e Luigi Vinci. Nel 1958 la prima Piedigrotta con canzoni inedite di Acampora, De Mura, Vian. Quell'esperienza fu cruciale per l'incontro con Giacomo Rondinella, il suo mito, il suo riferimento d'arte ma pure il suo limite, perchè fin dall' inizio ne aveva emulato le caratteristiche canore.

Nacque un' amicizia che tuttora dura. Rondinella lo invito' a Roma dove, nell' inverno del 1959, gli presento' il potente impresario Ezio Redaelli, che scritturo' D' Albi per una rivista in una tournee in Italia per tutta l' estate.

A interrompere una carriera fino a quel momento felice arrivo' il servizio militare.

D' Albi torno' nel 1962 e comincio' quasi daccapo.

Pur di sbarcare il lunario, accetto' di recitare come protagonista, e con imprevisto successo, nella sceneggiata. L' anno dopo Redaelli lo convoco' per il Cantagiro.

Ma il destino era in agguato: l' auto che lo portava a Roma col maestro Gianni Aterrano e sua moglie Liliana ebbe un grave incidente.

D' Albi fu costretto all' immobilita'.

Aveva perso un' occasione preziosa e altri mesi di lavoro.

Ricomincio' ma gli ingaggi erano precari. Intanto aveva sposato Fernanda, era nato Domenico. Doveva pensare alla famiglia, non poteva piu' permettersi la precarieta'.

 L' addio allo spettacolo avvenne nel 1968, in Stella a cinque punte diretto da Ettore Giannini, con Nunzio Gallo, Luisa Conte e altri grandi.

A determinare questa dolorosa rinuncia fu l' incontro con l’ispettore commerciale della renault, Stefano Todini, figlio del grande cantante comico Leo Brandi. Fu lui a offrirgli di collaborare con quella casa automobilistica.

Era arrivata la tranquillità. Tornato al suo vero nome, oggi Antonio Silvestri ha sviluppato con successo l’attività con la renault e ha realizzato un gruppo di imprese collaterali, con i figli Domenico e Walter. Ma non perde l’occasione, anche durante le manifestazioni della Casa, di impugnare il microfono, con nostalgia, ancora applaudito.

Fonte: Nuova Enciclopedia Illustrata della Canzone Napoletana

BIOGRAFIA

"Le mie emozioni"

Arrangiamenti e Direzione: ENZO CAMPAGNOLI

Registrato negli studi: MUSICANIMA RECORD

 

Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo disco.

MUSICA

CD 1

CD 2

Antonio Silvestri